VIA BISTOLFI - BERETTA ASSOCIATI Disposto su due lotti nella zona est della città di Milano, il complesso si inserisce in un contesto di precedente attività industriale, a sud del quartiere Lambrate e ad Est dell’Ortica. L’intervento si è posto quale primario obiettivo la riqualificazione complessiva dell’area, per una diversa e nuova destinazione di carattere residenziale. Il progetto si articola su 8 diversi corpi edilizi: 6 destinati al Libero Mercato e 2 a destinazione ERS. Gli edifici come da indicazioni morfologiche si dispongono lungo il perimetro dei lotti. Il fine è quello di formare una cortina edilizia prima frammentaria e dal carattere poco urbano. L’edificato si sviluppa in 3 macroaree collegate da percorsi verdi asserviti all’uso pubblico e destinati alla cittadinanza..
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La città stato è un’entità geopolitica che stabilisce una connessione tra il luogo che la ospita e quello da cui proviene. è una città di fondazione, senza un legame di sangue con il territorio in cui si insedia. è una colonia stabilitasi per migrazioni a scopi commerciali, che instaura un nuovo ordine in equilibrio tra i sistemi economici che vi si intersecano. è un’entità politica che, in virtù dell’atto fondativo, è in grado di organizzare su una tabula rasa il proprio ecosistema interno attaccandosi alle infrastrutture già presenti, potenziando i flussi che intercetta, portando nuove risorse. come l’insediamento di un complesso industriale in una zona senza una precisa vocazione, rappresenta una proiezione di progresso che marcia di pari passo con le energie di cui si alimenta. La forma della città stato rappresenta un modello attuale, sia dal punto di vista economico, sia da quello politico e sociale. E’ una possibilità, quella di abbattere le frontiere, riunendo in una entità politica indipendente dal confine nazionale interessi e risorse.
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Il progetto interpreta il concept proposto attraverso la costruzione di un grande edifcio-albero, poggiato su solide basitronchi, che contiene nel suo corpo-chioma tutto il programma richiesto. L’edifcio si radica in un paesaggio antropizzato che diventa soglia verso il mondo interno di Palazzo Italia. La complessità e fuidità dei suoi spazi interni si offrono come scenario della vita quotidiana, tanto durante EXPO quanto nei possibili usi futuri. Durante l’Esposizione Universale, l’edifcio viene avvolto da una grande installazione artistica che ne accentuerà il carattere, trasformando in landmark, iconico ma non monumentale, che segni con autorevolezza il paesaggio del sito EXPO. Nella confgurazione post-EXPO, si svela il grande curtain-wall in vetro che trasforma le facciate in schermi che restituiscono, tanto attraverso la rifessione del giorno quanto attraverso la trasparenza nelle ore più scure, la vita interna ed esterna dell’edifcio, mediata dall’opacità variabile dei vetri stessi. Gli scavi prodotti per sottrazione nel volume prismatico, tanto esternamente quanto in copertura e nei patii interni, permettono la percezione trasversale dei diversi spazi, mantenendo il contatto visivo tra le diverse funzioni e con l’esterno e sottolineando la complessità e permeabilità degli spazi e del programma. La chiarezza del concept strutturale, la trasparenza delle facciate, le viste trasversali, […]
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Se il mondo pensato e progettato per gli adulti ha inventato spazi proporzionati a loro, come deve essere lo spazio per accogliere i bambini? Gli stimoli sensoriali che il bambino riceve dall’ambiente in cui vive giocano un ruolo essenziale nel suo sviluppo. L’architetto ha il dovere di adattare la progettazione delle specifiche necessità dell’infanzia. Le esigenze dei bambini sono del tutto particolari: il diritto in quanto individui ad un ambiente di qualità che consenta loro un sano sviluppo sociale riveste infatti un’importanza fondamentale, come del resto accade per la realizzazione di edifici specifici per altri gruppi sociali quali alloggi per studenti, ospedali o teatri. E’ legittimo quindi parlare dello spazio come aspetto educativo di per se, dal momento che l’educazione si fonda tanto sui rapporti umani quanto sull’influenza dell’ambiente. Perché una scuola per l’infanzia possa influenzare il processo di apprendimento rendendolo migliore e più agevole, lo stile prescelto deve essere in grado di stimolare nuove percezioni nei bambini, oltre a soddisfare le esigenze degli educatori e delle famiglie Questo asilo nasce dal presupposto di un mondo concepito secondo la prospettiva dei bambini, dove gli elementi che lo compongono, sono creati appositamente per la piccola statura dei loro principali utenti. Punto […]
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UNO-A architetti associati con lo Studio Calzoni, BEMaa, Paolo Bodega Architettura, Emanuele Naboni, Studio Iorio srl, General Planning, partecipa al concorso di riqualificazione delle tre torri in zona EUR dell’architetto Ligini, per la ricollocazione del nuovo HeadQuarter di TIM. Il sito troverà nuova vita rientrando a far parte del quartiere grazie ad un processo di recladding e riqualificazione degli spazi aperti.
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